lunedì 10 dicembre 2012

A mente Libera: Il LEVIATANO CONTRO CAINO. Perché dire no alla tortura e alla Pena di morte.

A MENTE LIBERA 
Il ciclo di incontri organizzati dal Movit di Firenze vede il suo primissimo appuntamento dal titolo :
IL LEVIATANO CONTRO CAINO


Una riflessione sulla pena di morte in occasione della festa della Toscana, con la quale si ricorda appunto l'abolizione della pena di morte nel Granducato di Toscana nel 1786, ad opera del Granduca Pietro Lepoldo. 
Era il primo stato al mondo che aboliva la pena di morte. Pietro Leopoldo infatti era discepolo di Cesare Beccaria e aveva applicato pienamente quanto egli scrive in "Dei delitti e delle pene". 
Da allora molti passi avanti sono stati fatti. L'Italia unita riproporrà la pena di morte, che dovrà attendere la Costituzione Repubblicana per essere definitivamente eliminata. 
Nell'Unione Europea nessuno stato ha la pena di morte. 
E fuori dall'Europa? 
Scopriamo che nel nostro mondo così moderno la maggior parte delle nazioni prevede la pena di morte e la applica. A volte anche su larga scala. 
Affronteremo questi temi con l'aiuto di tre esperti. 
Il Prof. Ferrando Mantovani, docente di Diritto Penale della nostra università, uno dei padri del Diritto Penale Italiano contemporaneo, farà un inquadramento generale sulla tematica. 
Il Prof. Federico Lenzerini, docente di Diritto dell'Unione Europea all' Università di Siena approfondirà la problematica della estradizione da o verso nazioni che hanno la pena di morte, e più in generale dei rapporti diplomatici verso questi paesi.
Il Dott. Toni Brandi, membro della Laogai Research Foundation Italia, ci parlerà di una nazione in particolare: la Cina. In essa si pratica non solo la pena di morte, ma sono anche attivi delle "carceri" molto particolari: i Laogai. Particolari per cosa vi avviene, nonché per i motivi per i quali ci si finisce dentro. 
 A seguire avremo un aperitivo, per stare insieme e sostenere le nostre attività. 
Vi aspettiamo al caffè Letterario delle Murate, il primo dicembre alle 16,00. 
Non mancate! 
MOVIT dell'Università di Firenze con il MOVIT dell'Università Cattolica di Milano,
in collaborazione con LISTA APERTA GIURISPRUDENZA. 
Aborto... e dopo?


" Se me lo avessero detto che era così, non avrei mai abortito..." "se qualcuno mi avesse avvisato che mi sarei sentita così..."frasi del genere non sono così rare come si pensa.

Sono le conseguenze della sindrome post-aborto, una patologia che affligge moltissime donne che hanno ricorso all'aborto. Nelle facoltà di psicologia esse vengono sottovalutate, o al più catalogate sotto le normali sindromi post-traumatiche.
Invece la sindrome post-aborto ha delle specificità.

Ma soprattutto è un ulteriore male generato dal ricorso all'aborto nella nostra società. Un male misconosciuto, di cui nessuno, o quasi, si fa carico.

Vale quindi la pena di saperne di più.
Lo faremo insieme a Siena, Venerdì 23 novembre, alle ore 17,30 presso la cappella universitaria di Siena (via Sallustio Bandini, 48) insieme alla dottoressa Cristina Cacace, psicologa e psico-terapeuta, ricercatrice presso l'Istituto di Terapia Cognitivo-Interpersonale di Roma.

Non mancate!


MPV Toscana Giovani con il CAV di Siena e la Cappella Universitaria
in collaborazione con Fed. Mpv e Cav della Toscana