giovedì 10 aprile 2008

Italiani!

Muoio dalla voglia di scrivere che voto per questo o per quell'altro. Se fossi qualcuno di importante mi divertirei a scandalizzare gli aficionados della par condicio e direi che nell'incertezza non resta che votare il tale o il tal'altro. Solo per il gusto di sapere che qualcuno si straccia le vesti e grida allo scandalo, all'apostasia, alla manipolazione delle menti. Si, perché siamo tutti cavie e come tanti esseri malati veniamo monitorati giorno per giorno dai sondaggi di Klaus Davi e i suoi fratelli. Ci fanno l'esame incrociato sangue-orine ogni santo giorno per vedere se la cura fa effetto; se conviene dire che le sterminate ricchezze del nostro paese devono andare a famiglie, casalinghe, imprenditori, salariati, statali o metalmeccanici, a tutti insieme oppure in ordine sparso, oppure a chi arriva prima, oppure a nessuno, perché stavano scherzando e non c'è nessuna ricchezza da spartire. Attenzione anch'io potrei manipolare le vostre menti, così inclini ad essere plagiate. Ho sempre avuto un grande carisma e sono proprio attratto dalla voglia di esercitarlo liberamente su di voi.

Ma non posso. Sto scherzando. E' notte e sono felice che domani mancherà un giorno in meno alla fine di questa farsa. Non l'ho seguita molto questa campagna elettorale, ma qualcosa ho visto. Ho visto il presidente di non so che Arci scambiarsi sguardi equivoci con la sorella di Moira Orfei, ho visto uno mingherlino ma sicuro di sé fare comizi seduto su un cuscino, mentre un altro, fingendosi depresso, pensava bene di insegnare l'inglese a Giovannona coscialunga per restituirgli l'onore. Ho sentito uno parlare di fabbriche, ma con una "r" e una giacca un po' sospette e ho sentito cantare uno grasso che se sei grasso ti tirano le uova ed uno bello e coi capelli bianchi cantare che se sei bello uno basso e col riporto ti tira le pietre. Alla fine sono arrivati in tre, uno simpatico con la voce roca, un indiano di Little Bighorn e un cavaliere di Cassano Magnago. Erano i più incacchiati di tutti e volevano farmi giurare per forza con una mano sul cuore e l'altra non lo so. Ma sul 5 stava per cominciare Maria De Filippi e sul 2 Michele Santoro, per cui ho dovuto cambiare canale. Avevo bisogno che qualcuno mi parlasse di valori, cose importanti per cui vale la pena vivere e battersi. Penso di averlo trovato. Tutti i giorni, Canale 5. Casa dolce casa.

A me Guccini è sempre piaciuto. Polemico, retorico, a volte becero: tutti questi, se sono genuini, sono pregi. Citarlo di questi tempi è un po' scivoloso, perché è uno di sinistra. Ma alla fin fine è un falso problema: certe coordinate oggi non esistono più.
Quindi mi prendo la libertà di scrivere i versi di una sua canzone, anche se devo fare una precisazione. Non voglio far fare a Guccini la fine di Gesù Cristo, ingaggiato gratis per uno spot elettorale (se lo sapesse Lele Mora che uno come lui è ancora senza agente...). Non mi serve influenzare nessuno. Io guardo molto la televisione e le parole di questa canzone di quasi 10 anni fa mi sono venute in mente oggi così, dal nulla. Perché di nulla si tratta. E non mi sono posto il problema di chi le avesse pronunciate, mi hanno sempre colpito per il loro significato e oggi mi sono sentito davvero un po' così; mi è venuta voglia di pensare che non c'è più speranza per tutti noi e che l'unica cosa da fare è dirsi davvero addio.

Nell'anno '99 di nostra vita io,
Francesco Guccini, eterno studente
perché la materia di studio sarebbe infinita
e soprattutto perché so di non sapere niente,
io, chierico vagante, bandito di strada,
io, non artista, solo piccolo baccelliere,
perché, per colpa d'altri, vada come vada,
a volte mi vergogno di fare il mio mestiere,
io dico addio
a tutte le vostre cazzate infinite,
a riflettori e paillettes delle televisioni,
alle urla scomposte di politicanti professionisti,
a quelle vostre glorie vuote da coglioni.
E dico addio al mondo inventato del villaggio globale,
alle diete per mantenersi in forma smagliante
a chi parla sempre di un futuro trionfale
e ad ogni impresa di questo secolo trionfante,
alle magie di moda delle religioni orientali
che da noi nascondono soltanto vuoti di pensiero,
ai personaggi cicaleggianti dei talk-show
che squittiscono ad ogni ora un nuovo "vero"
alle futilità pettegole sui calciatori miliardari,
alle loro modelle senza umanità
alle sempiterne belle in gara sui calendari,
a chi dimentica o ignora l'umiltà.
Io, figlio d'una casalinga e di un impiegato,
cresciuto fra i saggi ignoranti di montagna
che sapevano Dante a memoria e improvvisavano di poesia,
io, tirato su a castagne ed ad erba spagna,
io, sempre un momento fa campagnolo inurbato,
due soldi d'elementari ed uno d'università,
ma sempre il pensiero a quel paese mai scordato
dove ritrovo anche oggi quattro soldi di civiltà.
Io dico addio a chi si nasconde con protervia dietro a un dito,
a chi non sceglie, non prende parte, non si sbilancia
o sceglie a caso per i tiramenti del momento
curando però sempre di riempirsi la pancia
e dico addio alle commedie tragiche dei sepolcri imbiancati,
ai ceroni ed ai parrucchini per signore,
alle lampade e tinture degli eterni non invecchiati,
al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore,
[...]
a questo orizzonte di affaristi e d'imbroglioni fatto di nebbia,
pieno di sembrare, ricolmo di nani,
ballerine e canzoni, di lotterie, l'unica fede il cui sperare.
Nell'anno '99 di nostra vita io,
giullare da niente, ma indignato,
anch'io qui canto con parola sfinita,
con un ruggito che diventa belato,
ma a te dedico queste parole da poco che sottendono solo un vizio antico
sperando però che tu non le prenda come un gioco,
tu, ipocrita uditore, mio simile, mio amico.

Addio a tutti.

Andrea



P.s. Per chi volesse cercarmi, sono martedì prossimo, 15 aprile, ore 20.45 nella sede di San Remigio. Lì è solito riunirsi ogni tanto un gruppo di carbonari, che ancora spera di cambiare il loro piccolo pezzettino di mondo. Allora addio a tutti, a martedì.



Ah, dimenticavo. Io voto MPV. Fa politica vera.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Andrea ho letto il post e non ho parole. con profonda stima e amicizia. a presto ciao leo

Anonimo ha detto...

Semi di Pace e Villaggio della Speranza versione testuale

L'Associazione Umanitaria "Semi di Pace" onlus di Tarquinia avrà la possibilità di avere a disposizione il numero




48586




al quale poter mandare dall'1 al 13 aprile un sms da TIM, OMNITEL, WIND, LA3 e da telefono fisso abilitato TELECOMITALIA del valore di un 1 Euro e 2 Euro chiamando da telefono fisso (solo clienti TELECOMITALIA).

Le donazioni che si raccoglieranno serviranno a terminare in INDIA, nel TAMIL NADU, la costruzione del "VILLAGGIO DELLA SPERANZA".

Per ulteriori informazioni visitate il sito:



www.semidipace.org

Anonimo ha detto...

Povera Italia.. con stima (per la prosa del post)